i 3 ingredienti del gioco perfetto

La mia radice del cercare il gioco perfetto sta nell’equilibrio tra vincere, imparare e perdere.

Primitive:
– ratio vittoria
– ratio sconfitte
– ratio apprendimento

primitive secondarie
– giocabilità
– latenza
– sensazione di fare la differenza, procedere, cambiare le cose.

Come in qualsiasi lavoro, ci prendi gusto solo se queste tre variabili sono parte del tuo equilibrio personale. E sono tutte necessarie.

Per c’è la necessità di sentire di avere un impatto (giocabilità) e ovviamente l’intrattenimento (musica, film, gameplay immersivo)

ma gia il gameplay immersivo è un ibrido, non è una primitiva del gioco.

Il mio gioco è diventato provare tanti giochi diversi, li cambio appena non mi agganciano.

Quand’è che un gioco aggancia? Nel momento successivo all’aggancio si può partire con la monetizzazione, ed il gioco muore.

Il cervello gode, lo sappiamo, lo sa la blizzard che crea dipendenza e attaccamenti morbosi. Ma può essere un obiettivo?

Una bella trama cambia la vita. Anche un videogioco con una bella trama cambia la vita. Lo sa molleindustra